Villa Agnesi - Comune di Varedo (MB)

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Villa Agnesi

 

 

 

Al contrario della maggior parte delle ville lombarde, l’attuale villa Agnesi non sembra organizzata sul riutilizzo di un passato bassomedioevale o cinquecentesco; è invece una conseguenza diretta della razionalizzazione del territorio derivata dalla grande operazione catastale di Carlo VI e di sua figlia Maria Teresa d’Austria. Pare infatti probabile che i Pallavicini, proprietari dello stabile a inizio Settecento, abbiano costruito il complesso, al limite utilizzando l’oratorio precedente, a fini di gestione di un patrimonio agricolo la cui interagenza con l’edilizia di villa costituisce un dato permanente e caratterizzante nella storia dell’edificio. La famiglia è un ramo della vasta consorteria medioevale, di larga diffusione fra Lombardia, Liguria ed Emilia; si tratta in specifico del ramo di Sesto San Giovanni, arricchito dai rapporti economici con Roma e qualificato da una forte attività collezionistica.

La vendita agli Agnesi rappresentò un salto di qualità decisivo per l’arrivo in villa di personalità intellettuali (da Saccheri a Rampinelli a un vasto giro di muratoriani), e fece assumere al complesso centrale l’impostazione attuale. Lo schema è a doppia U (raddoppiando cioè la tradizionale struttura lombarda di origine bassomedioevale), con cortile esterno verso la strada, cappella pubblica lungo la via secondo la prassi borromaica, cortile interno delimitato da muraglione mistilineo (costruito con la tecnica arcaica dei conci disposti ad opus sectile e alternati al mattone) e cancellata, antico viale rettilineo d’accesso da Sud, immediato contatto con l’area agricola.

Nello spiccato degrado attuale, l’elemento decorativo più importante dell’interno è lo scalone Ovest, che parte direttamente dal portico colonnato (un neoricchinismo di pregio) per raggiungere il piano nobile: la notevole balaustra lo apparenta al noto ciclo lombardo (villa Arconati al Castellazzo di Bollate, monastero di Sant’Ambrogio della Battaglia a Parabiago) dominato dai modelli di Cesare Pellegatta e dal grande paradigma di villa Della Porta a Casalzuigno, ed è quindi collocabile nel secondo quarto del XVIII secolo. Al piano nobile, numerosi soffitti presentano strutture a passasotto tipicamente settecentesche, anche se spesso l’impannicciatura minimale farebbe propendere per una sistemazione cronologica avanzata (inizio del XIX secolo), e comunque ormai neoclassica.

Gli edifici agricoli retrostanti probabilmente inglobano preesistenze, ma sono palese frutto di tre distinte campagne edificative: l’impianto settecentesco, più ridotto dell’attuale ma riconoscibile nella predilezione per scelte topografiche simmetriche; il grande riassetto ottocentesco; la radicali ricostruzioni d’inizio Novecento. La villa è legata con forza al ricordo della grande scienziata, umanista e filantropa Maria Gaetana Agnesi, protagonista del Settecento milanese ed europeo.

 

    Prof. Andrea Spiriti

 

 

Il recupero della Villa e delle sue Corti

L’Amministrazione Comunale di Varedo ha avviato il recupero del complesso Villa Agnesi, oggi di proprietà comunale, che trae la propria origine ed individua la propria vocazione attorno alla figura di Maria Gaetana  Agnesi, donna intellettuale dall’attività multiforme, protagonista del vivacissimo Settecento milanese. 

L’intervento  intende perseguire l’obiettivo di una stretta connessione tra l’intero borgo storico all’interno dell’area Valera vecchia ed il contesto urbano territoriale, al fine di far esaltare e rivivere la presenza storica della Villa, quale edificio di servizio per la collettività e per la crescita culturale e sociale della città di Varedo.

Per questo, le attività che verranno insediate devono essere pensate nell’ottica di far diventare l’area un centro di interesse di lungo periodo, una struttura originale, innovativa, che attiri gli interessi della collettività e che porti possibilità di sviluppo al tessuto commerciale e produttivo esistente, con risvolto economico nel tempo.

Si è ipotizzata, in concorso con prestigiose associazioni private e istituti universitari italiani, la realizzazione di progetti ambiziosi, legati alla universitarizzazione dell’istruzione musicale, ad attività di carattere socio-assistenziale indirizzate a disabili terminali, alla valorizzazione delle culture locali attraverso un corso di studi e la creazione di un archivio storico delle comunità della Brianza.

 

Immagini dei lavori in corso

 

Per mantenere vivo l’interesse della cittadinanza fino al momento di completamento dell’intervento edilizio, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Varese e con la Provincia di Monza e Brianza sta realizzando una serie di eventi culturali e scientifici di respiro internazionale sulla figura di Maria Gaetana Agnesi.

 

 

Apertura al pubblico di "Villa Agnesi"

Grande partecipazione di pubblico ha ottenuto, nel settembre 2008, l’adesione all’iniziativa della Provincia di Monza e Brianza “Ville aperte in Brianza” che ha dedicato una giornata alla scoperta di ville, chiese e castelli del proprio territorio.

Il borgo storico dell’area Valera vecchia, con le sue corti tipiche della corte lombarda, il corpo centrale della Villa, la chiesetta dell’Annunciazione, la campagna circostante, hanno costituito un richiamo per l’intera comunità varedese, l’occasione per conoscere più approfonditamente un angolo di campagna lombarda ed avvicinarsi al suo progetto di trasformazione.

Numerosi gli eventi collaterali che hanno consentito una valorizzazione culturale ed un approfondimento storico sul complesso quali le visite guidate, la mostra di foto e di attrezzi agricoli d’epoca,  il suggestivo concerto con arpe di musica celtica eseguito dal gruppo Cerchio delle fate  all’interno della chiesetta dell’Annunciazione a Maria e il concerto di musica classica, tenutosi all’aperto nel cortile d’onore della Villa, che ha visto come  protagonisti i maestri Frieder Berthold, al violoncello, e Carlo Levi Minzi, al pianoforte, con musiche di Robert Schumann e Felix Mendelssohn-Bartholdy.

 

Immagini della manifestazione

 

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