Itinerari - Comune di Varedo (MB)

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Itinerari storici

 

 

VILLA MEDICI
La villa, eretta prima del 1751, fu di proprietà della famiglia Medici Marchesi di Marignano. Il Comune, nel 1960, acquistò l'edificio e l'attiguo parco - che aprì al pubblico - demolendone il muro di cinta. Poi iniziarono i lavori di ristrutturazione del palazzo e oggi è la sede comunale. Di particolare rilievo l'edificio ha conservato sulla parete nord - verso il parco - merlature guelfe, con bifore a sesto acuto e finestre circolari in cotto. L'interno del Municipio conserva una fontana risalente al 1867.

 

VILLA BAGATTI VALSECCHI
I Bagatti - il nome Valsecchi venne aggiunto in seguito - si stabilirono in Varedo dal 1523, probabilmente per sfuggire all'epidemia di peste che infieriva a Milano e nei dintorni.Acquistarono l'edificio, di antico aspetto, situato di fronte all'ingresso dell'attuale villa sulla via Vittorio Emanuele II, collegata con la strada da un piccolo cortile, chiuso da un cancello di stile settecentesco. La villa già esisteva con una porzione di giardino, ma venne ampliata. L'attuale complesso con parco e vialone di accesso verso Palazzolo Milanese veniva completato nel 1884. Lo stile è eclettico, che fu predominante nella seconda metà dell'Ottocento e che proponeva l'imitazione di antichi e svariati stili. La ristrutturazione ha saputo conservare le colonne della loggetta posta sul tetto, provenienti dal quattrocentesco convento di S. Erasmo che era stato demolito a Milano. La statue collocate nel prato circolare sono del settecento veneto, quella centrale è romanica e raffigura Giulio Cesare. Anche il disegno del giardino risente del gusto eclettico. Le aiuole regolari che circondano la fontana centrale, risentono dello stile classico con cui vennero disegnati i giardini del Rinascimento e del periodo Barocco, mentre altre zone sono disegnate secondo lo stile inglese o romantico che aveva come concetto ispiratore l'imitazione della natura. Il porticato è retto da colonne quattrocentesche provenienti dal distrutto Lazzaretto di Milano, e sul muro principale del porticato sono sistemati vari frammenti provenienti anch'essi dal Lazzaretto di cui parla Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi'''. Un frammento venne sistemato in giardino come è inciso nella lapide applicata sul muro del porticato e che fu scritta in latino da Don Achille Ratti - il futuro Pontefice che prese il nome di Pio XI - per ricordare il periodo trascorso a Varedo dal suo antenato Pasino per sfuggire alla peste. L'interno della Villa con i soffitti di legno, le volte dipinte, i mobili, le tappezzerie, gli oggetti d'arte, gli antichi utensili esprimono il gusto signorile dell'ambiente.
Al piano superiore c'è una biblioteca e sala studi, stanze da letto, la camera da letto padronale e servizi annessi, arredati in maniera superba.

 

VILLA AGNESI
(frazione Valera)
La villa è un esempio di dimora gentilizia di campagna. Venne costruita nel XVIII secolo dalla famiglia Agnesi di Milano, che scelse la verde campagna brianzola dove trascorrere le vacanze estive. L'edificio è costituito da numerose stanze, uno scalone di marmo bianco in stile Barocco, conduceva al piano nobile della villa. Di particolare rilievo l'edificio aveva un soffitto ligneo, stucchi, affreschi e un camino di marmo. Piena di fascino è la chiesetta, attigua alla villa, dedicata all'Annunciazione e che dovrebbe essere antecedente al 1688.
Maria Gaetana Agnesi (1718-1799) è sicuramente il personaggio più illustre di Varedo. Famosa studiosa di matematica e filantropa. Si racconta che, ammalatasi di febbre tifoidea, venne portata nella campagna di Varedo. Grazie all'aria salubre del luogo, recuperò la salute. La fama come matematica la conquistò per aver elaborato la curva algebrica denominata versiera, la sua opera più nota è il trattato di analisi algebrica e infinitesimale: “Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana del 1748'''. La sua casa divenne una “accademia''' dove si ritrovavano i più illustri matematici dell'epoca. Alla morte del padre, nel 1752, la totale trasformazione: abbandona gli studi e trasforma la villa in un ospedale, nel quale accoglie i malati più poveri. Per cinquant'anni tutte le sue energie furono rivolte ai bisognosi. Insegnò ai bambini la catechesi e istruì gli adulti.

 

I luoghi del culto

 

BASILICA DEI SS. APOSTOLI PIETRO E PAOLO
La chiesa venne eretta nel 1712. Più volte, però, nel corso dei secoli venne ampliata. L'attuale costruzione, su progetto dell'Architetto Fausto barone Bagatti Valsecchi, fu inaugurata e consacrata nel 1915. Lo stile architettonico è eclettico, cioè con caratteristiche gotico lombardo miste a stile romanico. Nel 1938 la chiesa venne proclamata Basilica Minore dal Papa Pio XI, Achille Ratti, nativo di Desio. Due medaglioni in cotto collocati sulla facciata ricordano il privilegio al pubblico. Dal presbiterio della navata centrale pende un Crocefisso del XVII secolo. La chiesa conserva in un teca la costola sinistra di San Aquilino - prete e martire -. La reliquia venne donata dall'Arcivescovo di Milano Card. Federico Caccia nel 1697. La devozione al santo è molto antica, gli si raccomandavano gli ammalati, e ai più gravi, veniva posato sul corpo un drappo conservato in sagrestia, nel quale come vuole la tradizione, erano state avvolte le spoglie del martire.

 

CHIESA S. MARIA REGINA
L'edificio è stato adibito al culto nel 1997. Ha uno stile moderno e architettonicamente all'avanguardia; rappresenta - per questo motivo - oggetto di studio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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